Agevolazioni per aziende manifatturiere del Piceno: “Fondo di contrasto alla deindustrializzazione”

Agevolazioni per aziende manifatturiere del Piceno: “Fondo di contrasto alla deindustrializzazione”

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Il “Fondo di contrasto alla deindustrializzazione“, istituito con L. 178/2020 (Finanziaria 2021) e definito con DPCM del 30/11/21, ha l’obiettivo di contrastare fenomeni di deindustrializzazione nelle aree del Piceno. Prevede un contributo a fondo perduto fino al 100% per circa 23,7 milioni di euro ed è rivolto alle imprese del Piceno.

REQUISITI DEI BENEFICIARI

I beneficiari sono imprese di qualsiasi dimensione operanti nel settore manifatturiero (codice ATECO C). Tale contributo è destinato alle aziende già insediate o che intendono insediarsi nei Comuni facenti parte del Piceno Consind.

Piceno Consind

 

Attualmente, gli Enti consorziati sono: la Provincia di Ascoli Piceno, il Comune di Acquasanta Terme, il Comune di Acquaviva Picena, il Comune di Appignano del Tronto, il Comune di Arquata del Tronto, il Comune di Ascoli Piceno, il Comune di Carassai, il Comune di Castel di Lama, il Comune di Castignano, il Comune di Castorano, il Comune di Colli del Tronto, il Comune di Comunanza, il Comune di Cossignano, il Comune di Folignano, il Comune di Force, il Comune di Grottammare, il Comune di Maltignano, il Comune di Monsampolo del Tronto, il Comune di Montalto delle Marche, il Comune di Montedinove, il Comune di Montegallo, il Comune di Montemonaco, il Comune di Monteprandone, il Comune di Offida, il Comune di Palmiano, il Comune di Ripatransone, il Comune di Roccafluvione, il Comune di Rotella, il Comune di S. Benedetto del Tronto, il Comune di Spinetoli, il Comune di Venarotta.

Alla data di presentazione della domanda, le imprese beneficiarie dovranno inoltre essere regolarmente costituite e iscritte al Registro Imprese, in regola con il DURC e non trovarsi in stato di liquidazione o fallimento o concordato preventivo.

AGEVOLAZIONE

In merito alla dotazione finanziaria assegnata, è previsto un contributo a fondo perduto fino al 100% in regime “de minimis” (massimo 200.000 euro). A seguito del provvedimento di concessione, l’impresa beneficiaria può richiedere l’erogazione di una anticipazione, pari al 50% del contributo concesso, previa presentazione di fideiussione bancaria o di polizza assicurativa per un importo pari all’anticipazione.

Le risorse disponibili sono pari a 136 milioni di euro di cui: 48 milioni di euro per il 2021, 43 per il 2022 e 45 per il 2023, ripartiti in pari misura tra tutte le aree interessate.

INVESTIMENTI

I beneficiari sono imprese che intendano attuare investimenti per:

  • agevolare la ristrutturazione o la realizzazione dell’immobile aziendale;
  • ammodernare e ampliare l’attività per innovazione di prodotto e di processo;
  • investimenti immateriali;
  • la conversione di attività a significativo impatto ambientale verso modelli sostenibili;
  • l’avvio di nuove unità produttive.

Le spese comprendono l’acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature e beni (anche immateriali), la realizzazione di un impianto fotovoltaico nonchè opere murarie ed impiantistiche. Non sono ammesse spese per consulenza, per beni usati, in locazione finanziaria.

SCADENZA

Le spese sono ammissibili dal 30/11/2021 fino al 31/12/2023.

Le domande, da inviare tramite piattaforma informatica, potranno essere presentate dalle ore 12.00 del 24/01/2023 alle ore 12.00 del 24/03/2023 sui siti dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e dell’Invitalia.

I contributi verranno concessi secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, previa verifica dei requisiti. Le domande che verranno presentate a seguito dell’esaurimento dei fondi verranno considerate decadute.

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