Basso impatto ambientale con i moderni Edifici NZEB

Basso impatto ambientale con i moderni Edifici NZEB

EDIFICI NZEB

Basso impatto ambientale con i moderni Edifici NZEB

In Italia esiste un mercato giovane che inizia a farsi spazio: gli edifici NZEB, acronimo di Near Zero Energy Building.

Si tratta di edifici di nuova costruzione, o per i quali sono state effettuate opere di riqualificazione importanti, in cui i consumi energetici sono quasi nulli. Sono immobili realizzati con elevati standard e le migliori tecnologie, con l’obiettivo ultimo di ridurre i consumi e l’impatto ambientale.

Un’abitazione di questo tipo deve essere possibilmente “gas free“: tutti i consumi devono essere spostati sul vettore elettrico. Questo significa che il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria devono essere garantiti mediante l’uso di tecnologie che sfruttano il vettore elettrico.

NZEB

Nello scenario degli edifici NZEB, quindi, soluzioni di tipo rinnovabile come il fotovoltaico, lo storage, le pompe di calore e le colonnine di ricarica avranno un ruolo chiave nella realizzazione di strutture a basso impatto ambientale.

Cosa dice la Normativa a riguardo?

Il concetto di edifici NZEB, a livello europeo, è stato introdotto dalla direttiva 2010/31/UE in merito alla prestazione energetica nell’edilizia e dalla direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.

Questa normativa sta dando una forte spinta alla creazione di edifici sempre più moderni e a basso impatto ambientale. Questo perchè essa prevede che dal 31 dicembre 2018 gli edifici di nuova costruzione, occupati da enti pubblici, devono essere ad energia quasi zero, mentre dal 31 dicembre 2020 tutti gli edifici privati di niova costruzione dovranno essere NZEB.

Questi strumenti legislativi sono stati introdotti con l’obiettivo, appunto, di migliorare le abitazioni dal punto di vista energetico, riducendo così le emissioni di CO2.

In Italia a che punto siamo?

Gli edifici NZEB in Italia sono definiti dal “Decreto interministeriale 26 giugno 2015Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici“.

greenAbbiamo già detto che da fine 2018 e da fine 2020 le nuove strutture, sia pubbliche sia private, dovranno essere edifici Nzeb. Nonostante questo, ci sono già diversi operatori che si sono messi all’opera nella realizzazione di questi edifici a basso impatto ambientale.

In Lombardia, già dal 2016, si realizzano case “gas free”, mentre in Emilia Romagna, già dal 2017, gli edifici pubblici di nuova costruzione sono NZEB.

Da un lato lo sviluppo degli edifici NZEB dipende dalle scadenze stabilite dalle direttive europee, dall’altro, però, gli esempi appena citati dimostrano che sono le nostre scelte a fare la differenza!

Come si realizzano gli edifici NZEB?

Per la realizzazione effettiva degli edifici NZEB subentrano due aspetti: l’involucro e l’impiantistica.

Parlando di involucro, gli edifici NZEB devono comprendere:

  • soluzioni moderne per il corretto isolamento, al fine di ridurre l’uso di energia;
  • la coibentazione di infissi e pavimenti, al fine di ridurre gli sprechi;
  • schermature solari, al fine di contribuire al risparmio energetico;
  • alta impermeabilità;
  • utilizzare il legno

Per quanto concerne l’impiantistica, invece, le tecnologie più usate per realizzare edifici NZEB sono il fotovoltaico e le pompe di calore.

Che ruolo gioca il fotovoltaico negli edifici NZEB?

Il fotovoltaico può giocare il ruolo più importante nella scelta impiantistica degli edifici NZEB.

fotovoltaicoLa tecnologia avanza e le abitazioni di oggi vengono progettate per utilizzare sempre meno energia.

Anche da un punto di vista impiantistico, stiamo assistendo ad una vera e propria evoluzione tecnologica che vede, sempre di più, l’utilizzo di moduli ad alta efficienza, pompe di calore, colonnine di ricarica e
storage. A prescindere dalle scelte dell’utenza, il fotovoltaico è chiamato a una seconda vita che offre molti spunti di miglioramento.

La casa del futuro è al 100% elettrica. Si alimenta completamente col fotovoltaico, usa l’energia
per riscaldare, deumidificare e raffrescare la casa.

 

Fonte: www.solareb2b.it

 

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