Arera, con la delibera 674/2022, ha aggiornato il Tica (Testo integrato delle connessioni attive) in base alle indicazioni del cosiddetto DL Energia 17/22 e del decreto interministeriale 297 del 2 agosto 2022.
Questo vuol dire che, dal 1 febbraio 2023, saranno operative le semplificazioni che permettono di usare il cosiddetto modello unico anche per impianti fotovoltaici fino a 200 kW.
Entro il prossimo 20 dicembre, previo assenso ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), il GSE (Gestore dei servizi energetici) dovrà pubblicare la modulistica aggiornata.
Per poter usufruire della semplificazione, gli impianti devono essere realizzati ai sensi dell’articolo 7-bis, comma 5, del decreto legislativo 28/11 (aggiornato da vari interventi normativi) su edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, nonché nelle relative pertinenze, ubicati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi.
È, invece, abolito il vincolo (previsto dal dm 19 maggio 2015) di non superare la potenza già disponibile in prelievo, così come salta il limite relativo al livello di tensione cui è connesso il cliente finale e viene meno anche la condizione che non ci siano altri impianti di produzione connessi tramite lo stesso punto di connessione.
Possono accedere anche i produttori che vogliono cedere l’energia elettrica immessa in rete a un utente del dispacciamento diverso dal GSE.
Il modello unico può essere utilizzato anche per la modifica e il potenziamento degli impianti.
La potenza nominale è determinata dal minore valore tra la somma delle singole potenze nominali di ciascun modulo fotovoltaico facente parte del medesimo impianto fotovoltaico, misurate alle condizioni STC (Standard Test Condition), e la somma delle singole potenze nominali degli inverter, come definite dalle relative norme Cei. Si supera, quindi, il riferimento alla potenza nominale intesa come il valore pari alla somma delle potenze di picco dei moduli fotovoltaici.
Fonte: QualEnergia.it
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