Contributo PARCO AGRISOLARE: per un’azienda agricola ad impatto zero

Contributo PARCO AGRISOLARE: per un’azienda agricola ad impatto zero

Il Parco Agrisolare (Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del PNRR, Componente 1 “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, Investimento 2.2) è un contributo emanato dal “Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste” (Masaf) per ridurre al minimo il consumo energetico delle attività agroalimentari, migliorandone al contempo la produttività e sostenendone la crescita. La misura da 1,5 miliardi incentiva il fotovoltaico sui tetti di strutture produttive agricole, zootecniche e agroindustriali.

Il vantaggio della misura è la sua capacità di produrre energia rinnovabile senza dover sacrificare terreni agricoli. L’installazione dei pannelli solari può rappresentare una fonte di reddito supplementare per gli imprenditori agricoli. Inoltre, favorisce la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e l’adozione di pratiche agricole sostenibili.

BENEFICIARI

Sono soggetti beneficiari:

a) imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;

b) imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO di cui all’Avviso da emanarsi ai sensi dell’articolo 13 del Decreto;

c) indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del Codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228;

d) i soggetti di cui alle lettere a), b) e c) costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).

INTERVENTI AMMISSIBILI

Gli interventi ammissibili all’agevolazione Parco Agrisolare devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp (1 MW). Gruppi di imprese avranno l’occasione di poter costruire pannelli fotovoltaici per il consumo condiviso di energia.

Unitamente alle attività di cui sopra, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:

a) rimozione e smaltimento dell’amianto (e, se del caso, l’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;

b) realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato;

c) realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria.

CONTRIBUTI

Le risorse del contributo Parco Agrisolare ammontano a 1.500 milioni di euro. La spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo è di 100 mila euro. La spesa massima ammissibile per le colonnine di ricarica è di 30 mila euro.

Si potrà accedere al contributo anche senza nessun limite di autoconsumo, avendo in questo caso un incentivo meno generoso per la categoria delle imprese agricole.

Le percentuali del contributo:

1. Imprese della produzione agricola primariaRisorse
con limite di autoconsumo;
contributo dell’80% sui costi ammissibili;
autoconsumo condiviso.
700 milioni
senza limite di autoconsumo;
contributo del 30% (con maggiorazioni) sui costi ammissibili.
75 milioni
2. Imprese della trasformazione agricolo in agricoloRisorse
senza limite di autoconsumo;
contributo fino all’80% dei costi ammissibili per fasce di potenza:
– 6-200 kWp: 80%
– 200-500 kWp: 65%
– 500-1.000 kWp: 50%.
150 milioni
3. Imprese della trasformazione agricolo in non agricoloRisorse
senza limite di autoconsumo;
contributo del 30% (con maggiorazioni) sui costi ammissibili.
75 milioni

Il nuovo bando, per il 2023, comunica il Masaf assegna il 50% delle risorse che il PNRR destina alla misura (1,5 miliardi), di cui 1.200 milioni destinati al settore agricolo, 150 mln a quello della trasformazione dei prodotti agricoli in altri prodotti agricoli e altri 150 milioni alla trasformazione da agricolo a non agricolo.

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